Politiche editoriali

Ambito di interesse

La rivista EDUCAZIONE. Giornale di pedagogia critica intende muoversi nell’ambito della ricerca educativa con i seguenti obiettivi:

  • Indagare periodi storico-educativi poco frequentati dalle ricerche attuali, ed abbracciare dunque il mondo antico e quello medioevale e moderno, promuovendo il dialogo interdisciplinare nel campo delle discipline umanistiche, in prospettiva internazionale;
  • Ripensare il fenomeno dell’educazione e dell’istru­zione alla luce di una riflessione critica filosofico-politica, anche in prospettiva comparativa, che possa offrire convincenti ragioni di comprensione delle dinamiche attuali.
  • Ritematizzare il lato scientifico-epistemologico del discorso pedagogico, spesso connotato da disinvolta parenesi o da descrizione fattuale non priva di immediatezze ideologiche.

 

Questa analisi si rende utile (o necessaria) perché le nuove sfide storico-economiche e sociali interrogano in modo significativo anche il mondo dell’educazione, a livello nazionale e transnazionale. Impossibile infatti, per chi opera nel campo dell’istru­zione e dell’educazione con occhio attento e coscienza critica, rimanere indifferenti di fronte ai veloci mutamenti che intervengono anche nella strutturazione dei saperi. Si rende perciò necessario guardare a queste trasformazioni sia con partecipazione critica sia con distacco non distratto: sempre utile, questa distanza, ad evitare fenomeni di piatta acquiescenza o di acritica assunzione di paradigmi culturali scontati. D’altrode, da sempre il mondo accademico vive una duplice esigenza: trasmettere antichi saperi depositati nella tradizione e innovare conoscenze mediante apporti culturali storico-critici. Non è però difficile costatare, in proposito, come parte della cultura pedagogica abbia finito per limitarsi ad accompagnare la turbolenza dei tempi con l’innocente levità di una cultura solo pratico-strumentale, sempre ansiosa di fornire strumenti di adattamento e di acquiescenza allo Zeitgeist di moda.

Senza voler far rivivere paradigmi di datata e scontata conflittualità ideologica, sembra allora necessario gettare uno sguardo più attento sui mutamenti culturali, sulle impostazioni di ricerca in diversi contesti, sulle modificazioni degli assetti delle politiche scolastiche nazionali e internazionali, sulle derivazioni economicistiche confluite negli ordinamenti scolastici, sui paradigmi interpretativi dei tempi dell’uomo e dei tempi delle stratificazioni sociali, sui saperi che si vanno strutturando come portato di tali veloci e travagliati mutamenti.

In definitiva, si vorrebbe tentare di restituire alla cultura (qui pedagogica) un suo innato e sempre necessario versante critico. Con la consapevolezza di muoversi non su terreno vergine, ma su percorsi di pensiero già arati da studiosi – forse oggi messi in ombra – degni di attenzione e di rinnovata considerazione. Che poi essi appartengano anche a discipline non strettamente pedagogico-didattiche, è mancanza poco degna di nota: e rappresenta, forse, il segno della fecondità di un meticciato culturale sempre gravido quando operato sotto il segno della ragione.

Questo allora l’intento della nuova Rivista: creare un luogo in cui studiosi di tutto il mondo possano riprendere a pensare l’educazione con disincanto non disgiunto da partecipazione. Il cuore pulsante, forse, della pedagogia critica. Di ieri e di oggi.

 

Sezioni

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Editoriale

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Abstracts

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Attualità inattuali

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Fonti

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Codice Etico

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Decisioni sulla pubblicazione

I direttori della rivista si assumono la responsabilità sulla pubblicazione degli articoli. Essi possono discutere le loro decisioni con il comitato editoriale della rivista, specialmente quando vi è un ragionevole sospetto di plagio, auto-plagio o “salami slicing”. I direttori possono dialogare con altri redattori o valutatori per verificare l’estensione del problema in un dato articolo, e decidere se chiedere all’autore una versione riveduta o respingere l’articolo per intero.

 

Correttezza

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Riservatezza

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Conflitto di interessi

Un direttore o di un membro della redazione non devono utilizzare per le proprie ricerche materiali inediti contenuti in un articolo inviato, anche se non pubblicato, senza l’espresso consenso scritto dell’autore.

 

Discussione e correzioni post-pubblicazione

I direttori devono tenere in dovuta considerazione qualsiasi discussione scientifica che sorga sui contenuti degli articoli e le proposte di correzione che provengano da lettori qualificati. Correzioni particolarmente sostanziali e autorevoli vengono comunicate agli autori per la revisione dei risultati della ricerca.

  

DOVERI DEI REFEREE

  

Contributo alla decisione editoriale

I valutatori contribuiscono alla decisione dei direttori in ordine alla pubblicazione dell’articolo e, comunicando con gli autori, possono assisterli per migliorare l’articolo presentato.

 

Rispetto dei tempi

Il referee che ritenga di non possedere le competenze per valutare l’articolo proposto o che sia conscio del fatto che non completerà il proprio compito nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo per tempo ai direttori.

 

Riservatezza

Ogni articolo proposto per la valutazione deve essere considerato riservato. Pertanto, gli articoli non devono essere discussi con terzi senza l’autorizzazione dei direttori.

 

Oggettività

La peer review deve essere condotta in modo il più possibile oggettivo. I referee devono astenersi da ogni giudizio personale sull’autore. I referee sono tenuti a motivare in modo articolato i propri giudizi.

 

Indicazione di testi

I referee si impegnano a fornire, se necessario, gli estremi bibliografici di opere che ritengono fondamentali ai fini della ricerca condotta dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare ai direttori se rileva eventuali somiglianze o sovrapposizioni con testi a lui noti.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

Informazioni riservate o elementi emersi durante il processo di peer-review devono essere considerati confidenziali. I referee sono tenuti a non accettare per la valutazione articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

 

DOVERI DEGLI AUTORI

  

Originalità e plagio

L’autore, proponendo l’articolo ad Educazione, implicitamente dichiara che il suo lavoro è del tutto originale e che concetti o brani ripresi da altri autori sono opportunamente indicati e citati.

 

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Conflitto di interessi

Tutti gli autori devono esplicitare, proponendo l’articolo ad Educazione, qualsiasi conflitto di interesse economico o di altro tipo che potrebbe influire sui risultati della loro ricerca.

 

Errori negli articoli pubblicati

Quando un autore scopre un errore significativo o gravi inesattezze nel suo lavoro pubblicato, è obbligato a comunicare il problema tempestivamente ai direttori del giornale, proponendo la correzione o il ritiro dell’articolo.